Calcolo della distanza di sicurezza

L’efficacia della protezione dipende fortemente dal corretto posizionamento della barriera rispetto al pericolo.

La barriera deve essere posizionata ad una distanza maggiore o uguale alla minima distanza di sicurezza S, in modo che il raggiungimento del punto pericoloso sia possibile solo dopo l’arresto dell’azione pericolosa della macchina.

Il posizionamento deve essere tale da:

  • Impedire il raggiungimento del punto pericoloso senza attraversare la zona
    controllata dalla barriera
  • Non consentire la presenza di una persona nella zona pericolosa senza che essa sia rilevata. Per questo caso potrebbe essere necessario ricorrere a dispositivi di sicurezza aggiuntivi (es.: barriere fotoelettriche orizzontali)

La Norma ISO 13855 fornisce gli elementi per il calcolo della distanza di
sicurezza.

Se la macchina considerata è soggetta ad una norma specifica di tipo C è
necessario fare riferimento a tale norma.

Se la distanza S calcolata risulta eccessiva è necessario:

  • ridurre il tempo totale di arresto della macchina
  • migliorare la risoluzione della barriera

Protezione su tre lati con l’utilizzo di specchi

Protezione su tre lati con l’utilizzo di specchi

Formula generale per il calcolo della distanza di sicurezza

S = K x T + C

S

distanza minima di sicurezza tra la protezione ed il punto pericoloso, espressa in mm

K

velocità di avvicinamento del corpo o delle parti del corpo, espressa in mm al secondo. I valori di K possono essere:

  • K = 2000 mm al secondo per distanze di sicurezza fino a 500 mm
  • K = 1600 mm al secondo per distanze di sicurezza superiori a 500 mm

T

tempo totale di arresto macchina formato da:

  • t1 tempo di risposta del dispositivo di protezione in secondi
  • t2 tempo di reazione della macchina per l’arresto dell’azione pericolosa, in secondi

C

distanza aggiuntiva espressa in mm

Direzione di avvicinamento perpendicolare al piano protetto α=90° (± 5°)

Scenario 1 – Possibilità di raggiungere il punto pericoloso solo attraverso l’area sensibile

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Barriere con risoluzione per rilevamento mani o dita.
Risoluzione barriera (d): 14 – 20 – 30 – 40 mm

S = K x T + C

dove:
K = 2000 o 1600
T = t1 + t2 
C = 8x(d-14)

S = 2000xT + 8x(d-14)

  • La distanza S non deve essere inferiore a 100 mm
  • Se la distanza S risultante è superiore a 500 mm è possibile ricalcolare la distanza utilizzando K=1600 ma in questo caso la distanza non deve comunque essere inferiore a 500 mm

S = 1600xT + 8x(d-14)

Risoluzione barriera: 14 – 20 – 30 – 40 mm

1: Punto pericoloso

2: Piano protetto

3: Piano di riferimento

a: Altezza punto pericoloso

S: Distanza di sicurezza

C: Distanza addizionale in mm = 8 x (d-14)

K: Velocità di avvicinamento del corpo o delle parti del corpo, espressa in mm al secondo (1600 or 2000)

T: Tempo totale di arresto macchina

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Barriere con risoluzione per rilevamento braccia o gambe.
Risoluzione barriera (d): 50 – 90 mm

S = K x T + C

dove:
K = 1600
T = t1 + t2 
C = 850

S = 1600xT + 850

Risoluzione Barriera: 50 – 90 mm

1: Punto pericoloso

2: Piano protetto

3: Piano di riferimento

a: Altezza punto pericoloso

S: Distanza di sicurezza

C: Distanza addizionale in mm = 850

K: Velocità di avvicinamento del corpo o delle parti del corpo, espressa in mm al secondo (1600 or 2000)

T: Tempo totale di arresto macchina

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Barriere per controllo presenza in area pericolosa.
Barriera con 2 – 3- 4 raggi

S = K x T + C

dove:
K = 1600
T = t1 + t2 
C = 850

S = 1600xT + 850

Note per barriere a 2 raggi

  • H raggio più alto = 900 mm
  • H raggio più basso = 400 mm può essere usato solo se permesso dall’analisi del rischio.

Note per barriere a 3 raggi

  • H raggio più basso = 300 mm
  • H raggio inter medio = 700 mm
  • H raggio più alto = 1100 mm

Note per barriere a 4 raggi

  • H raggio più basso = 300 mm
  • H raggio intermedio 1 = 600 mm
  • H raggio intermedio 2 = 900 mm
  • H raggio più alto = 1200 mm

Altezza del raggio dal piano do riferimento
(Es. pavimento)

Barriera per controllo accesso: 2, 3 o 4 raggi

1: Punto pericoloso

3: Piano di riferimento

S: Distanza di sicurezza

Hra: Altezza raggio più alto

Hrb: Altezza raggio più basso

K: Velocità di avvicinamento del corpo o delle parti del corpo, espressa in mm al secondo (1600 or 2000)

T: Tempo totale di arresto macchina

 

Scenario 2 – Possibilità di raggiungere il punto pericoloso sporgendosi oltre il bordo dell’area sensibile

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Barriere con risoluzione per rilevamento mani, dita, braccia e gambe.

S = K x T + C

dove:
K = 2000 o 1600 (Vedere i calcoli seguenti)
T = t1 + t2 
CRO = Vedere la seguente tabella 1

  • In questo caso Il valore di C, denominato “CRO”, si ricava dalla Tabella 1 della ISO 13855:2010.
  • Non è ammessa l’interpolazione
  • Se le distanze a, b o CRO ricadono fra due valori della tabella occorre usare il maggiore dei due
  • Il valore di CRO calcolato usando la Tabella 1 della ISO 13855:2010 va sempre paragonato al valore di C calcolato nel modo “tradizionale”
    C = 8x(d-14). Il valore da adottare sarà il maggiore dei due

Risoluzione barriera: 14 – 20 – 30 – 40 – 50 – 90 mm

1: Punto pericoloso

2: Piano protetto

3: Piano di riferimento

a: Altezza punto pericoloso

b: Altezza bordo superiore barriere

CR0 : Vedere tabella di seguito

S: Distanza di sicurezza

K: Velocità di avvicinamento del corpo o delle parti del corpo, espressa in mm al secondo (1600 or 2000)

T: Tempo totale di arresto macchina

Table 1 of of ISO 13855:2010
Height of Hazard
zone “a”
Height “b” of upper edge of area protected by light curtain
900 1000 1100 1200 1300 1400 1600 1800 2000 2200 2400 2600
Alternative distance CR0
2600 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
2500 400 400 350 300 300 300 300 300 250 150 100 0
2400 550 550 550 500 450 450 400 400 300 250 100 0
2200 800 750 750 700 650 650 600 550 400 250 0 0
2000 950 950 850 850 800 750 700 550 400 0 0 0
1800 1100 1100 950 950 850 800 750 550 0 0 0 0
1600 1150 1150 1100 1000 900 800 750 450 0 0 0 0
1400 1200 1200 1100 1000 850 800 650 0 0 0 0 0
1200 1200 1200 1100 1000 850 800 0 0 0 0 0 0
1000 1200 1150 1050 950 750 700 0 0 0 0 0 0
800 1150 1050 950 800 500 450 0 0 0 0 0 0
600 1050 950 750 550 0 0 0 0 0 0 0 0
400 900 700 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
200 600 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Scenario 3 – Possibilità di raggiungere il punto pericoloso appoggiandosi alla protezione meccanica e baypassare la barriera

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icona omino giallo
Nel caso di protezioni combinate meccaniche ed elettro-sensibili (come in figura), dove sarebbe possibile appoggiarsi alla protezione meccanica e baypassare la barriera

S = K x T + C

Dove:
K = 2000 o 1600 (Vedere il calcolo seguente)
T = t1 + t2 
C = Vedere tabelle 1 oo 2 della ISO 13857:2007

Per il calcolo del parametro C si devono utilizzare le tabelle della norma ISO 13857:2007 (ex EN 294):

  • Tabella 1 (per applicazioni a basso rischio) oppure
  • Tabella 2 (per applicazioni ad alto rischio)

In questo catalogo le due tabelle della norma ISO 13857:2007 (ex EN 294) – Distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di zone pericolose con arti superiori e inferiori – non sono riportate.

Risoluzione barriera: 20 – 30 – 40 – 50 – 90 mm

1: Punto pericoloso

2: Piano protetto

3: Piano di riferimento

a: Altezza punto pericoloso

b: Altezza bordo superiore protezione

CR0 : Distanza addizionale. Vedere ISO 13857:2007

S: Distanza di sicurezza

K: Velocità di avvicinamento del corpo o delle parti del corpo, espressa in mm al secondo (1600 or 2000)

T: Tempo totale di arresto macchina

Direzione di avvicinamento parallelo al piano protetto α =0° (± 5°)

Barriere orizzontali per controllo presenza in area pericolosa.

S = K x T + C

dove:
K = 1600
T = t1 + t2 
C = 1200 – (0,4 x H)

S = 1600xT + (1200 – 0,4xH)

Note:

  • C = 1200 – (0,4 x H) deve essere sempre uguale o maggiore di 850 mm
  • L’altezza massima permessa è: Hmax = 1000 mm
  • L’altezza H è in rapporto alla risoluzione d della barriera e si calcola con la seguente formula: H = 15 x (d – 50)
  • Si può utilizzare questa formula in modo inverso anche per calcolare la risoluzione massima utilizzabile alle varie altezze: d = H / 15 + 50.
  • La risoluzione massima da utilizzare è per esempio:
    con Hmax = 1000 mm d = 116 mm
    con Hmin = 0 mm d = 50 mm
  • Qualora l’altezza H sia superiore a 300 mm la possibilità di accesso al di sotto dei raggi deve essere presa in considerazione durante l’analisi dei rischi
  • Quando si usa la barriera come sensore combinato di presenza e attraversamento, la distanza x deve essere minore o uguale alla capacità di rilevamento.

Risoluzione barriera: 50 – 90 mm

1: Punto pericoloso

2: Piano protetto

3: Piano di riferimento

a: Altezza punto pericoloso

x. Distanza tra la fine della zona di rilevamento e bordo della macchina

S: Distanza di sicurezza

H: Altezza della zona sensibile

Direzione di avvicinamento angolare rispetto al piano protetto 5°< α <85°

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Barriere inclinate per rilevamento delle mani o braccia e controllo presenza in area pericolosa
  • Con angolo α > ±30° fare riferimento ai casi “direzione di avvicinamento perpendicolare al piano protetto α=90° (± 5°)”

  • Con angolo α < ±30° fare riferimento al caso “DIrezione di avvicinamento parallelo al piano protetto α =0° (± 5°)”

Note:

  • La distanza S è riferita al raggio più lontano dal punto pericoloso
  • L’altezza del raggio più lontano dal punto pericoloso non deve essere superiore a 1000 mm
  • Per il calcolo dell’altezza H o della risoluzione d applicare al raggio più basso le seguenti formule:
    H = 15 x (d – 50)
    d = H / 15 + 50
  • Quando si usa la barriera come sensore combinato di presenza e attraversamento, la distanza x deve essere minore o uguale alla capacità di rilevamento

Risoluzione barriera: 20 – 30 – 40 mm o 50 – 90 mm per presenza in area pericolosa

1: Punto pericoloso

2: Piano protetto

3: Piano di riferimento

a: Altezza punto pericoloso

X. Distanza tra la fine della zona di rilevamento e bordo della macchina

S: Distanza di sicurezza

Hra. Altezza raggio più alto

Hrb. Altezza raggio più basso